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2 people found this review helpful
4.6 hrs on record (3.4 hrs at review time)
The Sillent Age è un gioco che scorre come l'acqua, ti prende, ti incuriosisce, ti spinge a scoprire nuovi ambienti, nuovi aspetti della trama a capire che storia un’ambientazione può raccontare o cosa ci sia dietro ad un cadavere oramai ridotto a polverose ossa. È un gioco che ti porta dalla normalità alla fine del tempo senza fare salti mortali, effetti ultracolorati o altro.

Insomma, per gli appassionati del genere (ma anche a chi vorrebbe scoprire qualcosa di nuovo) al momento, sta ad 1€. Non lo consiglio a prezzo pieno solo per via della scarsa durata (massimo 3 orette).
Posted 12 February, 2021.
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3 people found this review helpful
18.1 hrs on record
Ori and the Will of the Wisps: sequel pressoché perfetto. Ripartiamo esattamente da dove avevamo lasciato il precedente capitolo. L’uovo di Kuro si schiude e nasce Ku, un piccolo di gufo che diventa ben presto amico di Naru, Gumo e Ori. Senza spoilerare troppo, il nostro compito è quello di ritrovare Ku e salvare Niwen, facendo risorgere l’antico salice e sconfiggere al contempo la temibile Stridula, un enorme gufo.

Come da tradizione il focus è principalmente sul dramma, e anche se la vicenda porta anche a situazioni simpatiche con la popolazione dei Moki, preparate il fazzoletto perché c’è da versare parecchie lacrime.

Pur rimanendo un classico platform 2D con una forte influenza metroidvania, Ori and the Will of the Wisps riesce a presentarsi più solido e dirompente rispetto al passato. Non rivoluziona il genere, ma lo porta su un livello qualitativo semplicemente sbalorditivo, andando a intaccare anche mostri sacri recenti e non.

I cambiamenti più importanti sono sulla struttura del gameplay. Il sistema dei “Frammenti Spirituali” è una chicca che permette di integrare una serie di potenziamenti per migliorare una determinata caratteristica del nostro protagonista, dal danno, alla salute, fino al movimento.

Qualche problemino tecnico però non manca, come cali improvvisi di framerate. Altro piccolo "cons", i combattimenti con i boss sono abbastanza banali e spesso ripetitivi e la formula complessiva del gioco rimane abbastanza classica. Così come la difficoltà generale del gioco, qualche spanna sotto al predecessore, forse anche grazie ai vari (forse troppi) checkpoint.

Nel complesso il gioco mi ha stupito, un racconto emotivamente travolgente, musiche spettacolari, artisticamente e graficamente ti lascia senza fiato e un gameplay pesantemente migliorato rispetto al primo episodio, infine un level design degno di nota.

9/10.
Posted 31 January, 2021.
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5 people found this review helpful
15.0 hrs on record (14.7 hrs at review time)
Ori and the Blind Forest: Definitive Edition non è un gioco, è un'opera d'arte capace di entusiasmare e di emozionare il giocatore dall'inizio alla fine. È un'avventura visiva straordinaria, la storia è commovente e la colonna sonora si fonde perfettamente in tutto ciò.

Ho apprezzato tantissimo il gameplay e soprattutto la longevità che riesce comodamente a superare le 10 ore (andando ben oltre questa soglia se si vuole sbloccare tutti gli achievement). Ottimo secondo me il tanto discusso sistema di salvataggio che, grazie alle cellule energetiche, ci permette di salvare ovunque noi vogliamo; attenzione però, queste cellule non sono infinite (si trovano lungo la mappa) quindi usatele con cautela. I livelli di gioco sono molto belli, tutti ambientati in luoghi diversi e ben bilanciati. Sorprendente è il livello di sfida che questo gioco ci propone, molto difficile e a volte anche frustrante, di certo potrà farvi vergognare per la quantità immane di volte in cui siete morti.

Non ho trovato difetti se non quello di essere impossibilitati, a gioco concluso, di continuare ad esplorare la mappa visto che il salvataggio rimarrà bloccato. Quindi se avete qualcosa in sospeso, fatelo prima di accingervi al capitolo conclusivo.

Dunque, se volete un gioco capace di emozionarvi per più di 10 ore, con un livello di sfida che non si vedeva da diversi anni, con una storia strappalacrime ed una grafica ben più che piacevole, spendete i vostri soldi per Ori.

*Definitive Edition: questa edizione, rispetto a quella normale, ha due nuove aree di gioco, 3 difficoltà: facile, normale e difficile e la nuovissima "Una Vita", piuttosto esplicativa, in più anche l'abilità di teletrasportarsi grazie alle fontane della luce
Posted 31 December, 2020.
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1 person found this review helpful
2 people found this review funny
1.1 hrs on record
Now I get friendzoned even through a videogame.

11/10 no doubt.
Posted 21 June, 2018.
Was this review helpful? Yes No Funny Award
3 people found this review helpful
0.1 hrs on record
R.I.P. Alan Wake, sadness.
Posted 14 May, 2017.
Was this review helpful? Yes No Funny Award
11 people found this review helpful
4.4 hrs on record (3.8 hrs at review time)
Sono ancora scosso dal finale e non so esattamente da dove iniziare con questa recensione, se non che sto ancora cercando una plausibile spiegazione a tutto ciò che ho visto.

Partiamo con calma: impersonifichiamo un bambino di cui non conosciamo nulla, nemmeno il volto. È impaurito e sembra che qualcosa o qualcuno (entrambi?) ci voglia uccidere, togliere di mezzo o più semplicemente rapire per poter condurre dei test su di noi. Andando avanti nel videogame scopriremo però di avere anche dei "poteri" piuttosto singolari che arricchiscono il gameplay.

Pazzesco come i produttori abbiano reso su schermo tutte le emozioni che prova questo bambino, un background narrativo enorme senza usare una singola parola o una scritta, ci cedono la parte più importante di ogni gioco: la comprensione. Ebbene sì, sostanzialmente starà a noi trarne una spiegazione, logica o illogica che sia; benché sul web spopolino le più disparate analisi (ma nessuna di esse è ufficiale).

C'è tanto trial and error, può essere visto come un difetto ma non risulta mai fastidioso o snervante (come invece avevo trovato sul capitolo precedente, LIMBO). Ho risolto tutti i puzzle senza mai dover chiedere aiuto a qualche guida su youtube, sono piuttosto semplici ma non banali, insomma, un level design davvero egregio come non se ne vedevano da parecchi anni. Il punto di maggior forza di INSIDE è senza dubbio il connubio tra un sonoro incredibile (consiglio di giocarlo con delle belle cuffie avvolgenti, possibilmente al buio) ed un gameplay intelligente[/b], un mix perfetto per rimanere letteralmente incollati allo schermo. Longevità che segue il predecessore, se non volete collezionare tutto, una run vi intratterrà per 3 o massimo 4 ore scarse.

Ah, dimenticavo, questo gioco si sarebbe anche potuto chiamare "Simulatore di cadute", visto che il gioco ne è pieno zeppo. Provo dolore per le articolazioni delle gambe di questo povero ragazzino.

By the way, fortemente consigliato in sconto (sui 10€ imho è worth it), a prezzo pieno è un filo troppo costoso. Uno dei migliori indie di sempre. Enjoy!
Posted 21 April, 2017. Last edited 21 April, 2017.
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13 people found this review helpful
1 person found this review funny
137.2 hrs on record (129.1 hrs at review time)
Non so da dove cominciare. Se non dal fatto che sto scrivendo questa recensione con una delle mie 5 t-shirt di The Witcher3 e con il medaglione ben saldo al collo. L'ho scritto di tanti giochi, un gioco scanzava sempre l'altro, ma penso di poter affermare che questo è finalmente il mio gioco preferito, nonché il migliore a cui abbia mai giocato. Non ho tante parole per descriverlo, 100/100, ma questo è un voto che mi parte dal cuore.

Ma vediamo di provare a recensire questa pietra miliare del panorama videoludico, anche se non sarà per nulla facile data la vastità del titolo e la mia poca voglia di annoiarvi con una recensione kilometrica. La grafica è da sempre stato il fiore all'occhiello di questo titolo, davvero coinvolgente e immersiva, anche se in alcuni punti l'ho trovata un filino troppo fiabesca; considerata la storia drammatica che stiamo affrontando è fuori luogo vedere dei colori così sgargianti e allegri, ma come dicevo, si tratta di alcuni scorci di gioco. La storia, beh, la storia è troppo vasta per descrivervela, vi basti pensare che una banalissima quest secondaria può arrivare a superare tranquillamente l'ora di gioco se vi piace intrattenervi ad una difficoltà piuttosto elevata, e oltre ad essere impegnativa e profonda è scritta in una maniera magistrale, quindi provate solo ad immaginare cosa può riservarvi una main quest. Le bossfight sempre delicate, ogni boss è diverso dal precedente e quindi bisogna utilizzare stili di combattimenti diversi, usare con parsimonia i segni e le pozioni/unguenti a nostra disposizione. Il sistema di crafting è illimitato, dopo 130ore di gioco ancora devo scoprire a cosa servono alcuni item che ho nell'inventario, e ne ho ancora tantissimi da scoprire. Infinite le armi, così come le armature e tutto ciò che aiuterà il nostro Geralt a decimare i mostri che popolano il vasto mondo. Il tutto contornato da amici e nemici con una caratterizzazione da serie TV pluripremiata. E poi, vabbè, le romance. Potrete far breccia nel cuore di qualsiasi fanciulla che vi capiti di fronte durante il proseguio della storia.

Se proprio voglio scavare in profondità e trovare dei difetti posso dirvi che c'è qualche glitch qua e là e il game-control di Geralt non è perfetto, oltre ad una ripetitività di alcune quest secondarie, ma questi errori sono sotterrati da una cura al dettaglio maniacale e da una tecnica realizzativa globale veramente impressionante.

Giocatelo, farete un favore a voi stessi.
Posted 6 February, 2017.
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7 people found this review helpful
4.3 hrs on record
The Walking Dead: Michonne, come si può intuire dal titolo, è uno spinoff che si concentra su uno dei personaggi più enigmatici e interessanti di tutto il mondo The Walking Dead, Michonne.

Complessivamente il titolo è ottimo ma non ai livelli dei capitoli precedenti. Qui le scelte sembrano essere poco importanti al fine della storia, poiché essa è troppo breve (ma è pur sempre, purtroppo, uno spinoff) e non ci permette di approfondire il rapporto con i vari personaggi che andremo a conoscere lungo la storia. Una storia piena di flashback della nostra protagonista, alle prese con visioni tremende delle sue due piccole figliolette. Il ritmo di tutto il gioco è incalzante (qui la lunghezza esigua del titolo aiuta questo fattore) e ti spinge a finirlo praticamente in una giornata, tenendoti incollato allo schermo con la voglia di sapere cosa succederà da lì a poco. Molto belle le fasi action, più veloci ed adrenaliniche. Per quanto riguarda la trama, l'ho apprezzata molto, ma non vi svelo nulla, giocatelo!

Avrebbe meritato più approfondimento per me, peccato. Le pretese per sfornare l'ennesimo capolavoro c'erano. Rimane comunque un titolo consigliabile a chi ama questa serie, solamente da acquistare con un buono sconto.
Posted 30 October, 2016.
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9 people found this review helpful
1 person found this review funny
96.5 hrs on record (76.6 hrs at review time)
Ti piacciono le macchine? Ti piace il calcio? Compra Rocket League.

Un gioco davvero estremamente divertente, sia giocato con amici sia in singolo online. Non c'è molto da recensire, il gameplay è intuitivo e strutturato molto bene, sono presenti molte macchine (alcune a pagamento tramite dei DLC) oltre a diversi campi; disponibile anche la modalità Hockey su ghiaccio e Basketball. Si può giocare da un minimo di 1v1 ad un massimo di 4v4, sia competitivo sia for fun. La personalizzazione delle vetture è vastissima, cappellini, occhialini, scie di NOS, colori, bandierine e molto altro. Ho storto un po' il naso quando hanno introdotto le casse (1.49€ l'una) ma vabbè, resta comunque un titolo quasi perfetto.

Io personalmente trovo Rocket League super competitivo, e come ogni gioco competitivo che si rispetti, partono santi ad ogni gol subito, specialmente se ci si ritrova in squadra gente che gioca totalmente a caso. Have fun!
Posted 29 October, 2016.
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20 people found this review helpful
16.8 hrs on record
Life is Strange è un bellissimo e dolcissimo pugno dritto nello stomaco. Gioca con le tue emozioni, ti fa innamorare e poi ti prende brutalmente a schiaffi. Si può riassumere l'intero gioco con una parola: emozioni.

Il gioco ruota attorno ad una ragazza e al suo strano potere, quello di riavvolgere a piacimento il tempo. Invidia, bullismo, amicizie, sesso, social network, il gioco ne è pieno. I primi capitoli sono con uno stampo decisamente hipster, che tende poi ad affievolirsi e a scemare del tutto andando avanti con la storia. Finalmente abbiamo tra le mani un gioco che non si perde con scelte discutibili nel finale (o finali, dato che ce ne sono due), si chiudono tutte le questioni in modo eccelso. Non vi svelo altro della trama perché merita di essere giocata e goduta in tutta la sua completezza, quindi mi limito a recensire il gioco puramente dal punto di vista tecnico.

Il gameplay è molto semplice seppur limitato. La trovata del potere di Max è una chicca da usare più e più volte. Il fatto di poter decidere una cosa e subito dopo provare qualcosa di diverso è davvero fantastico, ti senti libero di prendere la scelta migliore, o semplicemente quella che ti sta più a cuore. Insomma, le tue scelte contano davvero e sono importanti nel corso della storia, come ci viene continuamente detto nelle schermate del videogame. Fiore all'occhiello (e non poteva essere altrimenti dato che è il fulcro del gioco) sono i dialoghi: intelligenti, mai banali e strutturati in modo pregevole, degni di una serie TV. Veramente ottimo anche il doppiaggio che mi ha trasmesso esattamente ogni emozione che i protagonisti provavano, contornato da una colonna sonora altrettanto ottima.

L'unica pecca che ho trovato è il labiale che a volte impazzisce e non coincide con il suono oppure si blocca del tutto, e una storyline a volte altalenante, con frammenti di gioco pieni d'azione e altri decisamente più tranquilli. Ma a parte questo, chapeau ai produttori.

Totalmente consigliato a qualsiasi gamer provvisto di una buona dose di fazzolettini.

Posted 17 October, 2016.
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